A scuola di cioccolato da Catinari
Agliana, 6 e 7 Novembre 2004

Report dell'evento

Un grande privilegio quello che il grande maestro della Toscana ci ha voluto accordare rendendosi disponibile a tenere un corso di cioccolato per noi e tutti i partecipanti lo hanno percepito quasi epidermicamente tanta era l'emozione di incontrarlo, di ascoltarlo, di vederlo all'opera.

Ma l'esperienza si è trasformata in un'occasione davvero irripetibile quando Roberto Catinari ha proposto in diretta la lavorazione del cioccolato in tutte le sue diverse fasi, partendo dalle fave appena giunte da Principe, quelle di Claudio Corallo.

Le ha tostate in forno, macinate grossolanamente per romperle, “soffiate” con un normalissimo phon dei capelli per dividere la buccia dalle nibs, raffinate poi più e più volte fino ad ottenere la pasta di cacao che, profumata e cremosa, ha cominciato a scendere dalla piccola macchina. Vi ha aggiunto zucchero (25% per avere un cioccolato al 75%) ed ecco compiersi la meraviglia: una crema scura dal sapore fantastico e davvero unico è stata l'ingrediente base per tante delizie che il maestro ha creato per noi insegnandoci molti dei suoi segreti, anche quelli racchiusi gelosamente in un vecchio libro.

Dopo cinquant'anni di lavoro nel cioccolato Roberto ci ha confessato di essersi innamorato di questo cacao che viene dalle isole del cioccolato e da solo, ogni giorno, persino il sabato e la domenica, mentre i suoi collaboratori continuano la normale produzione, crea tavolette e studia ricette nuove seguendo quei procedimenti che ci ha mostrato e che solitamente, con grandi e costosissimi macchinari solo la grande industria segue, ed il tutto con un rinnovato entusiasmo ed un dinamismo che non ha eguali. Un'altra meraviglia è stata la lavorazione dei ferri vecchi da lui prodotti per la prima volta più di 30 anni fa' quando ancora lavorava in Svizzera.

Incredibile, ma vero li fa ancora uno per uno, senza stampi, ma in casse di legno piene di cacao e amido! E la sua mano è ferma e precisa come quella di un ragazzo. In negozio c'è il ritaglio di un vecchio giornale che parla di lui e dei suoi ferri. Poi tanti lo hanno copiato….ma si sa, se si è grandi è logico che si venga copiati! Domenica mattina ci ha deliziato con una torta, la sua Torta Gianduia, quella che fa solo su ordinazione perché “non fo il pasticcere, ma il cioccolatiere”! E con questa alla fine del corso abbiamo festeggiato il compleanno di un allievo e, naturalmente, lui, il grandissimo, fantastico Maestro, davvero con la M maiuscola.