La prima edizione di questa manifestazione ideata e voluta da Lucia Masutti con la collaborazione di Lorella Simonini per Aproges S.P.A ha dato ragione a questa ragazza intelligente, piena di vita e di creatività. E' stato davvero il suo trionfo: un grandissimo successo per la partecipazione di più di quaranta rappresentanti del mondo dolce artigianale tra cioccolatieri, torrefattori e pasticceri di altissimo livello provenienti da tutta Italia e per l'incredibile affluenza di pubblico che ha toccato le tredicimila presenze. Quando ebbi occasione di conoscerla a Dicembre fui subito affascinata da ciò che aveva in mente di fare e mi piacque molto quel tanto di cultura e di storia del cioccolato che si proponeva di portare in Lombardia. Non era la solita idea di “una fieraccia del gianduiotto” (chiamo così quelle manifestazioni piccole o grandi che siano che hanno come unico scopo la vendita del cioccolato e le tasche gonfie di chi le organizza), ma un insolito appuntamento con quel mondo così affascinante e lontano che c'è dietro alla tavoletta od alla pralina che oggi noi degustiamo, l'epoca che è, in fondo, la vera preistoria del cioccolato e che pochi ancora conoscono. Mi riferisco al Messico, al popolo dei Maya e degli Aztechi ed ai loro predecessori, i Toltechi e gli Olmechi che primi tra tutti conobbero il seme del cacao e lo piantarono migliaia di anni prima di Cristo. Lucia pensava di invitare in Italia un vero rappresentante della stirpe azteca, Xiuakiauitzin ovvero Pioggia di Fuoco perché ci testimoniasse con la sua presenza l'importanza che il suo popolo ha sempre tributato al “cibo degli dei”. E di proporre conferenze e dibattiti invitando antropologi ed archeologi studiosi dell'era pre-colombiana proprio per far sì che la gente sappia che un vasetto di Nutella non nasce per incanto da una grande industria e
che i bambini imparino a conoscere la pianta del cacao e come è arrivato a noi quel cioccolato che mangiamo tutti con grande piacere e golosità.
E Sabato mattina gli alunni delle scuole hanno potuto davvero toccare con mano questa realtà poiché Pioggia di Fuoco ha ballato, cantato e raccontato loro la sua cioccolata ed è stato un incontro che per molti resterà indimenticabile, pieno di allegria e di quel sottile fascino che l'azteco è riuscito a creare intorno a sé, perché vero, genuino nella sua semplicità.
A seguire una breve conferenza su “Il cacao azteco e la storia” cui hanno partecipato Nicola Silvestri, Elvina Pieri Orefici del Centro Studi e Ricerche Civiltà Precolombiane, Marino Niola Antropologia dell'alimentazione, Marina Sanvito per Chocotravels e Cioccolata &C, Franco Ruta dell'Antica Dolceria Bonajuto di Modica e, naturalmente, Xiuakiauitzin.
Bellissimo sentire le parole di grandi studiosi che non facevano altro che convalidare ciò che Pioggia di Fuoco ci portava come ricordo storico e tradizione del suo grande popolo e molto emozionante raccontare a lui che noi, in Italia, in una bellissima città del profondo sud della Sicilia, a Modica, abbiamo un'interessante eredità lasciataci dagli spagnoli, gli stessi che distrussero il suo popolo nel 1519 quando Cortès sbarcò sulle coste del Messico per conquistarlo. Il cioccolato modicano è quello di Xiuakiauitzin senza altra variazione se non quella dell'aggiunta di zucchero. Qui, fino a pochi anni fa i semi di cacao venivano ancora schiacciati sulla pietra ricurva detta metate ed il cioccolato era considerato cibo e medicina. Da tanto tempo mi ero ripromessa di tornare in Messico per poi proporre questo bellissimo legame che esiste con Modica e Lucia Masutti lo ha realizzato per me. Uno splendido regalo di cui le sono davvero grata.
Ma per tutti i golosi e i veri intenditori del Cioccolato d'Autore la Rocca San Giorgio è stata anche un luogo bellissimo dove hanno potuto conoscere di persona tante realtà provenienti da tutta la nostra penisola e perfino da più lontano, come Claudio Corallo, l'agronomo tropicale toscano che produce un incredibile qualità di cacao sull'isola di Principe e Sao Tomè, nel Golfo di Guinea. La particolarità del suo prodotto è anche quella di essere completamente lavorato a mano dall'inizio alla fine del suo ciclo: pensate che a mano viene tolto da ogni fava anche il piccolissimo germe.
E per tornare in Italia erano presenti Giacomo Boidi della Giraudi di Ale ssandria, Denis Buosi di Varese, Stroppiana di Torino, Nella di Ivrea, Roberto Catinari di Agliana, Franco Rizzati di Ferrara, Trinci di Pistoia, Maide di Rapallo, Franco Ruta di Modica e tanti, tanti altri che hanno addolcito con i loro fantastici prodotti le severe sale della rocca. Tantissime le degustazioni organizzate durante i tre giorni dell'evento: Cioccolato & Birra (Franco Rizzati e le birre Baladin); Vino e Cioccolato (Giraudi e Respiro di Vigna di Carussin);La “Torta Pistocchi”; Cioccoterapy:Guarire con il cioccolato (Stefano Mercurio); Il Cioccolato di Modica e Tequila (Antica Dolceria Bonajuto); Aromi & Spezie (Andrea Bianchini) e moltissimi altre che hanno riportato un grande successo di pubblico, un pubblico che, a mio parere, a differenza di quello toscano non è ancora preparato ad un incontro così importante come questo e che ha dato la dimensione di quanto sia ancora da fare qui in Lombardia per far conoscere questo prodotto. Ma l'interesse che ha dimostrato è davvero significativo.
Non potevano mancare Chocotravels e Cioccolata &C con due stand ricchi di nuove proposte interessanti. Per chiudere in dolcezza sono stati presentati in una mostra tutti i “Baci” d'Italia tra i quali, in prima assoluta, il Bacio di Montezuma con cacao e mais, proprio come veniva preparato in Messico.
A Lucia Masutti ed a Lorella Simonini l'augurio di rivederci l'anno prossimo ancora ad Orzinuovi con un altro grande successo: la seconda edizione di ChocolArt&Coffee.