Una piacevole occasione per i milanesi di venire in contatto con il mondo del cioccolato e del dolce e di poter conoscere i grandi maestri del cibo degli dei ed anche i nuovi ancora sconosciuti alla stampa e alla grande maggioranza della gente.
Quest’anno la scelta della location è stata il MI Co Lab in Piazza Carlo Magno. Interessante struttura purtoppo però poco adatta a dare spazio ad una delle più amate attrazioni del Salon ovvero la sfilata di moda che vede cioccolatieri e sarti uniti nell’ideazione di modelli dove il cioccolato deve entrare come grande protagonista. Peccato perché pochi tra gli invitati alla serata inaugurale hanno avuto il privilegio di vedere gli abiti e i protagonisti di questa sinergia.
Ma parliamo del cioccolato. Oggi quasi tutti gli espositori parlano di semi di cacao, di produzione from bean to bar, ovvero dal seme alla tavoletta, e sembra un must non partire più dalla massa o dal cioccolato prodotto dalle grandi industrie come tutti o quasi hanno sempre fatto. È vero che questo procedimento è quello originale, voglio dire lo stesso che usavano i Maya e gli Aztechi moltissimi anni fa’, ma la verità è che non tutti possono permettersi di produrre in questo modo il loro cioccolato poiché sono necessarie macchine decisamente costose e soprattutto una in assoluto, ovvero quella che permette di eliminare completamente ogni possibile germe dai semi di cacao che provengono, per la massima parte, da piantagioni anche piccolissime in paesi lontani dove non hanno un’economia così florida da potersi permettere costosi macchinari.
Altro must di questa edizione, a dire il vero visto e stravisto, è la frutta disidratata usata sulle tavolette che sicuramente le rende molto belle ed appetibili con i loro colori, ma tutto finisce qui. Meglio invece i pezzettini di frutta caramellata aggiunti al cioccolato o meglio ancora la frutta intera ricoperta di cioccolato come la stupenda Black Cherry di Andrea Slitti: una ciliegia-amarena immersa in un velo di cioccolato bianco, ricoperta di cioccolato al Latte-Nero e solverata di cioccolato in polvere.
Molto appetibili e comodi anche i mini Napolitain da gr.10 perché pesano poco più di un cioccolatino e si possono portare in tasca o in borsetta per un dolce a tutte le ore!
Interessanti anche le tavolette da gr.80 prodotte a Milano, in un numero limitato di circa 8000 all’anno, da Baltom e quelle nuovissime, fatte a mano, di CioMod a Modica in sinergia con due presidi slow food: il mandarino tardivo di Ciaculli e il sesamo tostato di Ispica con cioccolato della Costa D’Avorio e la linea con cioccolato della Colombia con cui CioMod ha iniziato un’importante collaborazione.
Una new entri davvero piacevole quella di una signora del cioccolato:. Adelia Di Fant di San Daniele del Friuli. Seguendo la tradizione del suo territorio ha iniziato con i distillati e poi, affascinata dal mondo del cioccolato, ha prodotto Praline alla Grappa e oggi ha invece una bella scelta di deliziose praline e tavolette tra le quali alcune molto piacevoli dedicate ai bambini.
Al Salone ovviamente non poteva mancare il grande signore del cioccolato Piemonte: Guido Gobino con i suoi fantastici gianduiotti tra cui il Turinot N°10 fondente, le ovette pasquali ai vari gusti e tutta la sua produzione che è davvero vastissima.
Dalla Svizzera non potevano mancare tante praline deliziose proposte da Canonica
Di Nyon, ma le potete trovare anche all’aeroporto di Ginevra. Buonissime le piccole boule di cioccolato bianco e crema di Frutto della Passsione e quelle alla mela Granny e caramello.
Dal grande Chapon alcune preziose tavolette e delle piccole, divertenti sfere con le famosissime faccine che ci ricordano what’s up!
Da Torino fantastici tartufi di La Perla tra i quali due nuovissimi gusti: cioccolato al latte, miele e zenzero davvero entusiasmanti per il deciso gusto piccante e quelli con cioccolato bianco e tiramisù delicati ed invitanti. Viste in anteprima le uova pasquali 2018 davvero molto simpatiche e nuovissime per tematiche, confezionate in scatole trasparenti. Bellissimo l’uovo completamente nero e ripieno di crema di tartufi.
L’antica Fabbrica di Cioccolato Romeo Viganotti data 1866 ed è ancora oggi un laboratorio artigianale affascinante ed immutato nel tempo. Vastissima la sua produzione di praline e drageè. Qui al Salon presentano tavolette e praline realizzate con cioccolato proveniente dal Perù.
Per gli amanti degli oggetti di cioccolato La Bottega del Dolce propone simpatici bauletti modello Luis Vitton e attrezzi vari in cioccolato latte o fondente.
Tavolette maxi con frutta disidratata decisamente belle e buone quelle di Amaro con cioccolati mono origine come Chuao 70%, Trinidad 70%, Sao Tomè 78% e molti altri.