SALON DU CHOCOLAT MILANO

9-12 FEBBRAIO 2017, MICO Centro Congressi

Il famoso evento parigino si è riproposto per la seconda volta al pubblico milanese, solitamente alquanto tiepido nei confronti del cioccolato, riscuotendo un bel successo soprattutto per la serata inaugurale quando al Salon è un must la sfilata di abiti in cioccolato. L’evento ha avuto luogo grazie alla collaborazione tra alcuni membri dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiana e Naba, la nuova accademia di belle arti di Milano.

Che dire degli abiti? Per chi ha assistito alle sfilate di Parigi con abiti meravigliosi opera di grandi cioccolatieri e famosissimi stilisti, la delusione è grande, ma devo dire che c’è sicuramente stato un grande miglioramento rispetto allo scorso anno. C’erano anche alcuni abiti provenienti dal Salon di Parigi e questo ha dato un tocco di bellezza in più che ci voleva. Un grazie comunque ai maestri pasticceri che si sono messi in gioco!

Decisamente più piacevole e spaziosa la location presso il Mico di Milano e belli alcuni stand come quelli istituzionali del Camerun e del Peru’con i colori e i frutti del cacao o piacevolmente ricchi di tante nuove proposte come quello de La Perla di Torino, di T’A, di Guido Gobino, di Cecilia e Paul (la famosa coppia del cioccolato, ovvero Cecilia Iacobelli e Paul de Bondt), di Davide Comaschi con i suoi gioielli con parti in cioccolato, di Odilla, di Torta Pistocchi, de Il Bruco o di Be Well e molti altri.

Interessanti gli show cooking come quello del Maestro Paolo Sacchetti che ha presentato “Parigi-Palermo”: millefoglie al cioccolato caramellata con crema al mandarino Tardivo di Ciaculli e chantilly. Una vera delizia! Vi do le dosi: gr.250 di sfoglia, gr.250 di crema con mandarino e gr.100 di cubetti di mandarino candito.

E poi quello di Davide Comaschi, Campione del Mondo di cioccolateria che ha presentato, spiegandolo nelle sue particolarità, il suo “Cuore di San Valentino”, un cioccolatino creato appositamente per l’occasione in collaborazione con la LILT per la lotta contro i tumori. È un monorigine 70% Cuba dal gusto intenso di cacao con una ganache 70% senza caseina (acqua, passata di lampone, mandorle e nocciole). In questo modo è ricco di fibra, polifenoli e vitamina E.  Ricordate di acquistarlo: è un grande aiuto oltre che una vera bontà. Al Salon ne sono stati venduti 800.



A proposito di Davide Comaschi, sarà a capo della nuovissima Chocolate Academy di Milano, la prima in Italia, che verrà inaugurata a primavera sui Navigli, in via Morimondo, 23. I corsi cominceranno in autunno.

Parliamo ora di qualche novità assaggiata al Salon du Chocolat. Direi che i nuovissimi cioccolatini dell’Antica Dolceria Bonajuto: una camicia di cioccolato alla vaniglia, lavorato a bassa temperatura come nella tradizione modicana con un cuore di pistacchio  sono una vera chicca così come i Napolitains”Sicily” premiati come Cioccolato d’Eccellenza dalla Compagnia del Cioccolato di Milano. Sono 15 cioccolatini incartati singolarmente e preparati con massa di cacao e zucchero integrale di canna. Potete anche ordinarli on line se non vi capita di andare a Modica. 

La Perla di Torino ha vinto con Pistacchio, il nuovo tartufo di cioccolato  il 22° GrandPrix Chocolat Product conferitogli per l’equilibrio perfetto tra creatività, prodotto e mother brand, per l’alto livello qualitativo dell’esecuzione e della presentazione.

Cecilia e Paul hanno presentato il nuovo design delle loro tavolette ed anche una serie infinita di frutta ricoperta e stecche con frutta assolutamente favolose. Bellissimi i cuoricini a piastrellina!

Claudio Pistocchi ha proposto la sua torta con una preziosa uva passa intrisa di Rhum Agricolo della Martinica e annegata nel classico e morbido cioccolato e ha vinto la Tavoletta d’Oro della Compagnia del Cioccolato per l’anno 2016. Ma Pistocchi non è nuovo a premi fantastici. Basta andare sul suo sito www.tortapistocchi.it e sarete stupiti da tutte le onorificenze di questi ultimi anni!

Certo una novità per chi non ne ha mai sentito parlare è il must che oggi contraddistingue tutti i cioccolatieri italiani e non: From bean to bar. Cosa vuol dire? Qualcosa di obsoleto per alcuni produttori che lo fanno da sempre come Majani, Gobino, Lindt, Venchi etc, ma di gran moda per gli altri, anche i “piccoli”. A Modica Donna Elvira ha acquistato tutti i macchinari per lavorare il cacao partendo dalla fava per arrivare alla tavoletta. Ecco svelato l’arcano e così molti altri si stanno attrezzando per produrre cioccolati fatti totalmente nel loro laboratorio.



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