I primi abitanti del Messico vi giunsero più di
duemila anni prima delle scoperte spagnole e i loro discendenti diedero
vita ad una serie di civiltà splendide ed altamente evolute, le
più note delle quali sono quelle dei Maya e degli Aztechi e proprio
qui ritroviamo le origini del cioccolato presso le civiltà precolombiane.
La leggenda dice che fu il dio Quetzalcoatl, re sacro dei Toltechi (XI
e XII secolo), e chiamato Kukulkan dai Maya, ad insegnare a queste popolazioni
come coltivare l'albero del cacao detto cachuaquahilt, sorgente di forza
e di ricchezza per preparare quello che moltissimo tempo dopo fu chiamato
da Linneo Theobroma, ovvero "cibo degli dei".
Furono i Maya, della penisola dello Yucatan, verso il XVII a.C, ad intensificarne
la coltivazione. Ma gli stessi Maya del Guatemala conoscevano la cioccolata
già dal 400 a.C. ( Fino a pochi mesi fa il sito di Rio Azul era
la più antica testimonianza sulla conoscenza di questo alimento.
Oggi sappiamo che questo popolo beveva la cioccolata già nel 600
a.C a Colha, nel Belize settentrionale).
Ma la civiltà Maya ebbe brevissima storia in Messico mentre gli
Aztechi dominarono il Messico fino all'arrivo degli Spagnoli dal 1325
al 1521.
Fu Hernan Cortes nel 1519 a cogliere per primo il vero significato del
cacao. Entrato nel palazzo imperiale di Montezuma nella stupenda città
di Tenochtitlan posta su un'isola del lago Texcoco trovò quintali
di fave insieme a gioielli ed oggetti d'oro con smeraldi e turchesi finemente
scolpiti e cesellati da incredibili orafi.
Gli fu offerta, in segno di grande rispetto, una bevanda che gli Aztechi
chiamavano "xocoàtl", riservata all'imperatore, ai sacerdoti
ed ai nobili del regno: veniva servita in un calice d'oro, la xìcara,
la cui base era ricoperta da pelle di giaguaro. C'era anche un cucchiaio
di tartaruga per poter mangiare la schiuma densa che stava sulla superficie
dell' "acqua amara": lo zucchero, infatti, era allora sconosciuto
in Messico e così ai semi tostati e macinati venivano aggiunte
solo spezie, come vaniglia e pepe, peperoncino e farina gialla.
Dìaz del Castillo, cronista di Cortes, capì il suo alto
valore nutritivo e scrisse che dopo aver bevuto cioccolata si poteva viaggiare
una intera giornata senza sentire la fatica o il bisogno di mangiare.
Ma
gli Aztechi conoscevano anche la cioccolata solida: si otteneva macinando
i semi su di una pietra ricurva chiamata "metate" poggiata su
due basamenti trasversali con uno speciale mattarello anch'esso in pietra.
La pasta di cacao così ottenuta veniva mescolata a spezie ed il
tutto sfregato sul metate fino a che non si induriva.
In Messico tradizione e storia sono strettamente legate tra di loro ed
ancora oggi una favolosa festa il "Food of the Gods Festival"che
si ripete ogni anno ai primi di Ottobre, porta migliaia di appassionati
cultori della cucina precolombiana e del cioccolato nella città
che più delle altre ne è il simbolo: Oaxaca.
Capitale dello stato omonimo ha conservato intatto il suo fascino di tranquilla
città coloniale della Nuova Spagna. Fu fondata, infatti, nel 1529
sui resti della città azteca Huxyaca ed i suoi abitanti discendono
da tribù zapoteche e mixteche.
Il Festival del "Cibo degli Dei" dura una settimana tra musica,
danze, arte folk, mercati, visite alle zone archeologiche più significative
e, naturalmente, chili di cioccolato! Diciassette gruppi Indiani indigeni
provenienti dalle valli, dalle montagne e dalle zone costiere intorno
ad Oaxaca contribuiscono a presentare un'incredibile cucina estremamente
varia. Oaxaca diventa davvero il luogo dove ancora si possono sperimentare
sapori e profumi pre-Ispanici, ormai andati altrimenti perduti.
Quest'anno il festival si terrà dal 5 al 12 Ottobre: il mio suggerimento
è quello di un viaggio in Messico di 10/12 giorni di cui tre dedicati
a Città del Messico ed alla visita non solo della città,
ma anche delle stupende zone archeologiche che la circondano e 8 giorni(sette
notti) ad Oaxaca per seguire i momenti più salienti del Festival.
A questo proposito esistono dei pacchetti che includono:
- Sistemazione in Hotels per 8 giorni/7 notti a vostra scelta
- Trasferimenti da e per l'aereoporto
- Prima colazione in Hotel
- Cinque cene nei migliori ristoranti di Oaxaca
- Tour guidato ai luoghi archeologici di Monte Alban
- Le vie del cioccolato: conferenza e diapositive
- Dimostrazione e conferenza sulle caratteristiche della cucina Oaxachena
Ci sono poi eventi e tour a scelta e secondo gli interessi
di ciascuno come:
- Passeggiate culturali a piedi
- Gite guidate al mercato
- Gita al villaggio dei manufatti
- Lezione sulle erbe medicinali pre-ispaniche
- "Una passeggiata tra le nuvole"
- Degustazione di gelato e frutta esotica
- Degustazione di Mezcal
- Visita alla fabbrica di cioccolato Mayordomo
- Dimostrazione del modo di fare il cioccolato secondo la tradizione
- Guelaguetza Cena& Spettacolo
Potrete poi frequentare delle Classi per imparare:
- Le lezioni di cucina a cura di Liliana de la Vega del ristorante Naranjo
- Lezioni di cucina con tre generazioni della famiglia Arroyo: Ofelia,
Mariana e Pilar del ristorante La Olla.
- Lezioni di cucina a cura di Reyna Mendoza
Ovviamente, trattandosi di un evento unico di grande
richiamo è necessario prenotare con largo anticipo. A questo proposito
chiedeteci informazioni più dettagliate a seconda dei vostri desideri.