Festival del Cibo degli Dei
Oaxaca


5-12 Ottobre 2002
MESSICO

I primi abitanti del Messico vi giunsero più di duemila anni prima delle scoperte spagnole e i loro discendenti diedero vita ad una serie di civiltà splendide ed altamente evolute, le più note delle quali sono quelle dei Maya e degli Aztechi e proprio qui ritroviamo le origini del cioccolato presso le civiltà precolombiane. La leggenda dice che fu il dio Quetzalcoatl, re sacro dei Toltechi (XI e XII secolo), e chiamato Kukulkan dai Maya, ad insegnare a queste popolazioni come coltivare l'albero del cacao detto cachuaquahilt, sorgente di forza e di ricchezza per preparare quello che moltissimo tempo dopo fu chiamato da Linneo Theobroma, ovvero "cibo degli dei".
Furono i Maya, della penisola dello Yucatan, verso il XVII a.C, ad intensificarne la coltivazione. Ma gli stessi Maya del Guatemala conoscevano la cioccolata già dal 400 a.C. ( Fino a pochi mesi fa il sito di Rio Azul era la più antica testimonianza sulla conoscenza di questo alimento. Oggi sappiamo che questo popolo beveva la cioccolata già nel 600 a.C a Colha, nel Belize settentrionale).
Ma la civiltà Maya ebbe brevissima storia in Messico mentre gli Aztechi dominarono il Messico fino all'arrivo degli Spagnoli dal 1325 al 1521.
Fu Hernan Cortes nel 1519 a cogliere per primo il vero significato del cacao. Entrato nel palazzo imperiale di Montezuma nella stupenda città di Tenochtitlan posta su un'isola del lago Texcoco trovò quintali di fave insieme a gioielli ed oggetti d'oro con smeraldi e turchesi finemente scolpiti e cesellati da incredibili orafi.
Gli fu offerta, in segno di grande rispetto, una bevanda che gli Aztechi chiamavano "xocoàtl", riservata all'imperatore, ai sacerdoti ed ai nobili del regno: veniva servita in un calice d'oro, la xìcara, la cui base era ricoperta da pelle di giaguaro. C'era anche un cucchiaio di tartaruga per poter mangiare la schiuma densa che stava sulla superficie dell' "acqua amara": lo zucchero, infatti, era allora sconosciuto in Messico e così ai semi tostati e macinati venivano aggiunte solo spezie, come vaniglia e pepe, peperoncino e farina gialla.
Dìaz del Castillo, cronista di Cortes, capì il suo alto valore nutritivo e scrisse che dopo aver bevuto cioccolata si poteva viaggiare una intera giornata senza sentire la fatica o il bisogno di mangiare.
MetateMa gli Aztechi conoscevano anche la cioccolata solida: si otteneva macinando i semi su di una pietra ricurva chiamata "metate" poggiata su due basamenti trasversali con uno speciale mattarello anch'esso in pietra. La pasta di cacao così ottenuta veniva mescolata a spezie ed il tutto sfregato sul metate fino a che non si induriva.
In Messico tradizione e storia sono strettamente legate tra di loro ed ancora oggi una favolosa festa il "Food of the Gods Festival"che si ripete ogni anno ai primi di Ottobre, porta migliaia di appassionati cultori della cucina precolombiana e del cioccolato nella città che più delle altre ne è il simbolo: Oaxaca.
Capitale dello stato omonimo ha conservato intatto il suo fascino di tranquilla città coloniale della Nuova Spagna. Fu fondata, infatti, nel 1529 sui resti della città azteca Huxyaca ed i suoi abitanti discendono da tribù zapoteche e mixteche.
Il Festival del "Cibo degli Dei" dura una settimana tra musica, danze, arte folk, mercati, visite alle zone archeologiche più significative e, naturalmente, chili di cioccolato! Diciassette gruppi Indiani indigeni provenienti dalle valli, dalle montagne e dalle zone costiere intorno ad Oaxaca contribuiscono a presentare un'incredibile cucina estremamente varia. Oaxaca diventa davvero il luogo dove ancora si possono sperimentare sapori e profumi pre-Ispanici, ormai andati altrimenti perduti.

 



Quest'anno il festival si terrà dal 5 al 12 Ottobre: il mio suggerimento è quello di un viaggio in Messico di 10/12 giorni di cui tre dedicati a Città del Messico ed alla visita non solo della città, ma anche delle stupende zone archeologiche che la circondano e 8 giorni(sette notti) ad Oaxaca per seguire i momenti più salienti del Festival.

A questo proposito esistono dei pacchetti che includono:
- Sistemazione in Hotels per 8 giorni/7 notti a vostra scelta
- Trasferimenti da e per l'aereoporto
- Prima colazione in Hotel
- Cinque cene nei migliori ristoranti di Oaxaca
- Tour guidato ai luoghi archeologici di Monte Alban
- Le vie del cioccolato: conferenza e diapositive
- Dimostrazione e conferenza sulle caratteristiche della cucina Oaxachena

Ci sono poi eventi e tour a scelta e secondo gli interessi di ciascuno come:
- Passeggiate culturali a piedi
- Gite guidate al mercato
- Gita al villaggio dei manufatti
- Lezione sulle erbe medicinali pre-ispaniche
- "Una passeggiata tra le nuvole"
- Degustazione di gelato e frutta esotica
- Degustazione di Mezcal
- Visita alla fabbrica di cioccolato Mayordomo
- Dimostrazione del modo di fare il cioccolato secondo la tradizione
- Guelaguetza Cena& Spettacolo

Potrete poi frequentare delle Classi per imparare:
- Le lezioni di cucina a cura di Liliana de la Vega del ristorante Naranjo
- Lezioni di cucina con tre generazioni della famiglia Arroyo: Ofelia, Mariana e Pilar del ristorante La Olla.
- Lezioni di cucina a cura di Reyna Mendoza

Ovviamente, trattandosi di un evento unico di grande richiamo è necessario prenotare con largo anticipo. A questo proposito chiedeteci informazioni più dettagliate a seconda dei vostri desideri.