Pennsylvania Dutch Country alla scoperta degli Amish

Di Marina Sanvito

Oggi, in un mondo dominato dal consumismo e dalla corsa al successo, in un’atmosfera irrespirabile si fa fatica a credere all’esistenza di un altro modo di vivere, legato ancora alle più pure tradizioni ed ai valori di una fede sincera, soprattutto se questo mondo è in America, da sempre sinonimo di modernità e di trasgressione.
Un volo diretto da Roma ci porta a Filadelfia, la quinta città degli States per grandezza e la più famosa perché la sua storia è legata alla Rivoluzione Americana: qui, infatti, nel 1776, fu firmata la dichiarazione d’indipendenza dagli Inglesi. Filadelfia non è solo il simbolo della libertà, ma anche della fraternità e William Penn, il suo fondatore, capo di una comunità di quaccheri, fu il primo ad inaugurare un clima di tolleranza religiosa che permise il primo insediamento di un considerevole gruppo di Amish nel Lancaster Shire tra il 1720 e 30.
Ma chi sono gli Amish? Si tratta di un gruppo religioso che ha le sue radici nella comunità Mennonita. Entrambi facevano parte del primo movimento anabattista europeo che si scisse dal Protestantesimo ai tempi della Riforma: perseguitati come eretici sia dai Cattolici sia dai Protestanti, furono costretti a rifugiarsi sulle Alpi Svizzere e nel sud della Germania e qui nacque la tradizione Amish di dedicarsi all’agricoltura e di radunarsi nelle case e non nelle chiese per seguire le loro funzioni religiose.
Oggi vivono in 22 stati ed in Canada. Ma l’Old Order Amish (circa 16-18 persone) vive in Pennsylvania, proprio tra Filadelfia e Lancaster, a poche centinaia di chilometri dalla mitica New York.
Dal momento che il loro background è prevalentemente germanico, sono trilingui: parlano infatti un dialetto tedesco, chiamato Pennsylvania Dutch, in famiglia; usano la lingua tedesca nei loro servizi religiosi, ma imparano l’Inglese a scuola e lo usano con chi non è Amish.
Le donne e le ragazze indossano abiti molto modesti con maniche lunghe e gonne mai sopra la caviglia: non si tagliano mai i capelli che portano raccolti sulla nuca coperti da una cuffia bianca se sono sposate o nera se sono single. Non hanno gioielli.
Gli uomini ed i ragazzi sono vestiti per lo più di scuro con gilet e bretelle. Non hanno baffi, ma, dopo il matrimonio, si fanno crescere la barba.
Gli Amish considerano tutto questo un’espressione di fede ed incoraggiamento all’umiltà che permea tutta la loro vita dedicata al duro lavoro dei campi.
Una giornata trascorsa tra le fattorie della contea, su carri tirati da cavalli lungo strade private dove non passano automobili, è qualcosa di veramente indimenticabile ed un’esperienza unica al mondo.
Qui l’esistenza scorre con un ritmo più lento del nostro, ma totalmente centrata sulle tradizioni e sui valori morali sempre rispettati.
In un paesaggio verdissimo e dolce nel suo morbido scollinare, dove l’unico rumore del traffico è quello prodotto dagli zoccoli dei cavalli, ci imbattiamo in moderni macchinari agricoli trascinati però da 4 o 6 muli perché la comunità è ferma al diciannovesimo secolo: non hanno elettricità nelle case e sono restii ad accettare idee moderne ed innovative se queste possono in qualche modo favorire il disgregarsi della famiglia o l’allontanamento da una vita semplice fondata sui più puri insegnamenti della Bibbia.
La famiglia è il fulcro del credo Amish e così il matrimonio è la decisione più importante della vita.
I ragazzi e le ragazze cominciano a pensarci già a 16 anni. Il colore dell’abito della sposa è quasi sempre blu ed è confezionato da lei stessa e lo indosserà poi sempre tutte le domeniche e con lo stesso abito verrà sepolta quando morirà. I matrimoni si celebrano solo nei mesi di novembre e dicembre poiché non è più tempo di lavoro nei campi.
Le donne sono abili cuoche e la loro cucina genuina è rinomata in tutta l’America per cui essere invitati ad un matrimonio Amish è un’occasione irripetibile per toccare con mano una realtà di vita che altrimenti ci sfuggirebbe per sempre, ed anche per assaporare gusti e profumi di un passato che rivive ogni giorno e si ricrea come per incanto grazie alla magia di una fede incontaminata.
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