In Canada, sui famosi Banchi di Terranova c'è una piccola città chiamata St John. Qui, così vicina al polo artico da poterlo quasi toccare, la vita scorre con ritmi ancestrali scandita da quelli della natura. Il freddo la domina e tutta la baia è ghiacciata per molti mesi l'anno. Quando nevica tutto si ferma perché è inutile lottare contro quei tre o quattro metri di muro bianco che si sono depositati al suolo in poche ore. La primavera arriva improvvisa quando massi candidi e grandi come montagne e profondi più di due miglia si staccano dai ghiacciai della Groenlandia e scivolano in acqua. Dall'Isola di Baffin, galleggiando nell'acqua che è più densa, ad una velocità che varia da un chilometro fino ai tre l'ora, vengono sospinti dalla corrente del Labrador ed un mattino te li trovi davanti in tutto il loro immacolato splendore mentre lentamente se ne vanno alla deriva. Icebergs, uno, due, dieci, cento. Uno di qua, uno di là, altri raggruppati sembra abbiano uno spirito che li fa danzare e non vanno tutti nella stessa direzione. Da Maggio ad Agosto St.John è la loro capitale. Il ghiaccio di cui sono fatti è il risultato di sistematici accumuli di neve che resta tale per quasi un anno e successivamente si trasforma in ghiaccio. Sulla banchisa polare questo passaggio richiede decine di centinaia d'anni. Ci sono punti nell'Artico in cui il ghiaccio data più di 100.000 anni. Lo spettacolo è da mozzare il fiato anche perché nessun immaginario può corrispondere alla realtà. Si stagliano nell'azzurro del cielo con quell' immenso candore che abbaglia e ci stupisce la loro immensità. Si organizzano giri in canoa od in battello per poterli vedere da vicino, per ammirare la famosa “punta dell'iceberg” cioè quell'un settimo che spunta dall'acqua. Alcuni, sotto, possono raggiungere le due miglia di profondità. Ormai sono spinti sempre più lontano ed il loro destino è di sciogliersi e scomparire nel profondo blu che li avvolge lungo la Corrente del Golfo. Il loro ghiaccio si è formato così tanto tempo fa che non possono essere stati mai esposti ad alcuna moderna contaminazione: solo la superficie esterna può contenere impurità, mentre la parte più profonda è assolutamente pura. Ed ecco l'idea, la trovata geniale che poteva uscire dalla creatività di un napoletano ed invece è di un canadese puro sangue, un certo Ron Stamp che per molti anni ha vissuto ai Carabi occupandosi di turismo. Produrre acqua “minerale” dagli icebergs! Chiunque avrebbe commentato che l'idea era come quella di vendere ghiaccio agli eschimesi od una stufa nel deserto ed invece la cosa ha avuto successo e che successo…Borealis (L'acqua degli Icebergs) si vende in tutti gli States ed anche in Europa è diventata una vera chicca, servita in quei ristoranti in cui da veri sommeliers ti chiedono se la vuoi a bolle piccole o a bolle grandi o naturale. Questa è più che naturale, sostengono i produttori, davvero pura ed incontaminata da qualsiasi pur lontanissima radiazione o prodotto nocivo: è l'acqua della preistoria, ma anche del pre-inquinamento. I francesi, che di acque minerali se ne intendono, hanno commentato che è acqua con pipì d'orso polare annessa, ma è solo un commento ironico. Sta di fatto che l'organizzazione di Ron Stamp oggi va alla grande anche se non è stata una cosa semplice ed il lavoro non solo è molto difficile, ma anche pericoloso.
Ci sono alcune navi addette all'inseguimento degli icebergs e sono necessari mezzi speciali per recuperare le grandi masse di ghiaccio che poi, dopo essere state depositate in contenitori sterili, sono triturate e sciolte in una vecchia fabbrica ristrutturata a St.John. Sono filtrate e trattate con raggi UV per garantire l'assenza di qualsiasi infezione batterica per diventare poi, a Trepassey, alla Discovery Springs, “icebergs in bottiglia”, un acqua invecchiata dai 10.000 ai 100.000 anni, insomma! Ed ora viene anche prodotta una grappa con acqua degli icebergs ed una birra che dicono davvero buona.
Vi consigliamo Luglio perché è il momento migliore per vedere gli icebergs. Potete affittare un auto in modo da seguire la loro incredibile parata lungo la costa oppure noleggiate una barca nei piccoli villaggi di pescatori oppure fate un giro organizzato su un battello. Vi suggeriamo due indirizzi: Harbour Charters (709) 754-1672 e il Bird Island Charters (709) 753-4850. La Canadian Airlines ha quattro voli giornalieri da Toronto o da Halifax per St.John. Marina Sanvito |